Si è svolto nel pomeriggio di venerdì 19 maggio, presso il Cinema teatro Don Bosco, l’incontro fra la testimone di giustizia Piera Aiello, gli studenti delle classi quinte dell’istituto “Casimiri” e gli alunni delle classi seconde e terze della scuola media “Franco Storelli” di Gualdo Tadino. L’evento, organizzato dal “Casimiri” con il patrocinio del Comune di Gualdo Tadino e in collaborazione con l’Associazione Educare alla vita buona – progetto Meet, è stato coordinato dalle docenti di storia e filosofia Silvia Natalini e Katia Tittarelli, ed ha visto il coinvolgimento attivo degli studenti delle classi quinte dei vari indirizzi liceali.
Gli studenti hanno infatti interpretato con grande espressività alcuni tra i passi più significativi del libro “Maledetta mafia”, scritto dalla Aiello insieme al giornalista Umberto Lucentini, indossando una maglietta bianca in cui è stato riprodotto il logo “Noi contro la mafia”, scelto fra i diversi bozzetti realizzati dagli studenti della classe 3^A dell’indirizzo Grafica e comunicazione sul tema della legalità e del contrasto a tutte le Mafie. Il bozzetto in questione, selezionato per la maggiore aderenza alla vita dell’Aiello, è una rielaborazione della “storica” foto che ritrae i giudici Falcone e Borsellino sorridenti, pochi mesi prima della loro efferata uccisione.
Una testimonianza intensa e coraggiosa quella di Piera Aiello, che ha dialogato con gli studenti ripercorrendo i momenti decisivi della sua storia, rievocando i drammatici eventi che l’hanno spinta a diventare la prima collaboratrice di giustizia riconosciuta dallo Stato italiano in un’epoca in cui non c’era ancora la legislazione che avrebbe in seguito tutelato i testimoni. Aiello ha ricordato con profondo affetto il giudice Paolo Borsellino e il suo sostegno decisivo, soprattutto dal punto di vista umano, invitando gli studenti ad avere fiducia nelle istituzioni dello Stato, nelle forze dell’ordine e soprattutto ad essere sempre promotori, in ogni ambito, dei valori della giustizia e della legalità.
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